lunedì 21 luglio 2014

nessun posto dove potersi nascondere

Ho iniziato a leggere la storia dell'incontro con Edward Snowden che Glenn Greenwald ha pubblicato in un libro uscito di recente.

La vicenda è quella nota, ma dal libro emergono aspetti che a mio parere, tramite l'informazione di giornali e TV, non si recepiscono per nulla.
Ad esempio il fatto che l'ex spia sia sempre stata pienamente consapevole delle conseguenze devastanti che il suo gesto avrebbe avuto sulla sua vita privata e che nonostante ciò abbia ritenuto giusto far sapere al mondo ciò che aveva visto.
Ovviamente il libro è un punto di vista parziale ma senza dubbio fa riflettere parecchio su temi che troppo spesso, soprattutto in Italia, sono trattati più dal punto di vista formale (mi vengono in mente le centinaia di firme sulle liberatorie per la privacy) che nel merito delle loro conseguenze di possibile controllo tecnologico sulla vita reale delle persone.

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